Filologo romanzo ("Fonti dell'«Orlando Furioso»", 1876; "Le origini dell'epopea francese", 1884); dantista, nel 1896 curò un'importante edizione del "De Vulgari Eloquentia"; fu il primo docente di letterature romanze nell'Università di Milano (1874), e professore di lingue e letterature neolatine nel'Istituto di studi superiori di Firenze. Senatore (1922). Socio corrispondente dall'8 febbraio 1898. Presidente dal 1924 alla morte, dopo essere stato confermato accademico, di nomina della Facoltà di lettere e filosofia di Firenze, all'atto della riforma Gentile del 1923. Nel 1909 fu nominato membro della commissione di studio per la riforma dell'Accademia e, negli anni successivi, si occupò della questione del Vocabolario minore (o dell'uso) e presiedé la commissione per il Glossiario. Dal 1914 fece parte delle commissioni prima, quarta e quinta, rispettivamente per il Vocabolario e il Glossario, per i vocabolari dialettali e per gli studi grammaticali.